L’educazione all’igiene orale inizia in tenera età. Se un bambino impara a pulire bene i suoi denti, sarà un adulto con una bocca sana, in grado di mantenere intatta la dentatura naturale fino a età avanzata. Perché questo avvenga è bene, allora, che i genitori inizino da subito a insegnargli con pazienza tutta l’importanza delle buone pratiche. Vediamo come.

 

La cura dell’igiene orale nella fase neonatale

L’attenzione alla cura dell’igiene orale deve iniziare fin dai primi mesi di vita del bambino, quando ancora la dentatura è assente. In questa fase i genitori devono avere cura di detergere sempre le gengive del piccolo dopo ogni poppata. Per far ciò, si può utilizzare una garza umida, che andrà passata delicatamente lungo tutte le arcate.

 

Come pulire i primi denti da latte

Con l’eruzione dei primi denti da latte è bene iniziare a introdurre l’uso dello spazzolino, che servirà non solo a far pulizia, ma anche e soprattutto a insegnare i corretti movimenti per lo spazzolamento dei denti.

A questo scopo, è bene scegliere uno spazzolino piccolo, ergonomico, colorato e dalle setole morbide: la pratica deve essere assimilata a un gioco, e il buon esempio e la guida dei genitori, aiuteranno a renderla più coinvolgente. In questa fase è bene evitare l’uso del dentifricio che, altrimenti, potrebbe essere ingerito creando rischi per la salute, soprattutto per l’eccessiva presenza di fluoro.

 

Tutti gli accorgimenti da adottare per la salute orale dei bambini fino a 3 anni

Per mantenere in salute la bocca non basta educare il bambino al corretto uso dello spazzolino. Durante i primi anni di età è bene stare anche molto attenti alle abitudini igieniche e alimentari che si trasmettono ai propri figli. È bene, allora, adottare degli accorgimenti che siano utili a evitare l’insorgere della carie o l’alterazione del corretto sviluppo del palato. Eccoli qui:

  • Evitare l’uso del ciuccio, oppure cercare di interromperlo intorno ai 24 mesi.
  • Non intingere succhiotti e tettarelle nel miele o nello zucchero.
  • Eliminare il biberon dopo i 14 mesi.
  • Non proporre dolci e bevande zuccherate fuori dai pasti principali e mai prima di andare a dormire.
  • Controllare periodicamente la bocca del piccolo per individuare possibili infiltrazioni cariose o l’insorgere di fastidiose stomatiti.

 

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Educazione all’igiene orale dai 3 ai 6 anni

Questa è una fase critica. Se prima i genitori avevano il pieno controllo sulle buone pratiche da trasmettere al bambino, ora è tempo di lasciare che il piccolo diventi sempre più indipendente nel prendersi cura della propria bocca. A questo scopo, è bene aiutare, vigilare e lasciare che anche lui faccia la sua parte da solo. Il buon esempio e il supporto vigile dell’adulto sono fondamentali. Ecco, dunque, come fare:

  • Introduci l’uso del dentifricio. Proprio come i grandi!
  • Distribuisci una piccolissima quantità di dentifricio sulle setole morbide dello spazzolino e siediti all’altezza della bocca del piccolo.
  • Inclina leggermente la testa del bambino verso l’alto e inizia a spazzolare dalla gengiva verso il basso sulla superficie esterna dei denti.
  • Ripeti la procedura all’interno, prestando particolare attenzione ai solchi.
  • Permetti al bambino di impugnare lo spazzolino, così che possa apprendere i giusti movimenti da fare.
  • Fai presente sempre che ingerire il dentifricio è pericoloso e che è fondamentale espellere bene la schiuma e sciacquare a fondo la bocca a fine pulizia.

 

L’igiene orale nei bambini dai 6 anni in su

A sei anni i bambini hanno generalmente acquisito abilità motorie più articolate e sono finalmente in grado di utilizzare lo spazzolino in autonomia. A questo punto sarà sufficiente controllare, mentre ci si lava i denti insieme, che i movimenti siano corretti, utili a contrastare l’insorgere della placca e, quindi, di infezioni e carie. Se la dentatura del piccolo poi è molto stretta, in questa fase si può introdurre l’uso del filo interdentale.

Tra i 4 e 6 anni è bene iniziare ad educare il bambino anche alla frequentazione regolare dello studio dentistico. In questa fase l’odontoiatra non è solo un valido supporto per i genitori nell’acquisizione delle buone pratiche da trasmettere al bambino per la consueta pulizia dentale, ma è anche, e soprattutto, colui che può individuare per tempo eventuali squilibri o problemi di malocclusione, che possono essere sanati per tempo con adeguati apparecchi funzionalizzanti.

 

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Una volta presa confidenza con il proprio dentista, sarà bene abituare i piccoli pazienti a effettuare con regolarità le visite di controllo: il consiglio è di recarsi dal medico ogni 6 mesi.